ForumFree

Trimeloni: manuale di liturgia pratica

« Older   Newer »
  Share  
PRAECENTOR
view post Posted on 20/6/2007, 15:12




E’ recentemente uscita, per i tipi di Marietti, una ristampa assai attesa: quella del “Manuale Pratico di Liturgia” di Ludovico Trimeloni, testo pubblicato in più edizioni, fino all’ultima, la terza, del 1963. Si tratta, come avrete capito, di un manuale per celebrare la liturgia secondo il rito cosiddetto tridentino, seguendo le rubriche del messale del 1962.
Il testo era molto atteso tra i fedeli legati a questo rito, in considerazione della complessità e della diversità delle cerimonie di allora rispetto a quelle attuali. Mancando, nella grande maggioranza dei casi, di una tradizione vivente (molti dei sacerdoti che celebrarono a suo tempo con quel rito sono oggi i meno interessati ad utilizzarlo nuovamente), diventa necessità rifarsi agli scritti dei liturgisti di allora. La ristampa è caratterizzata dalla presenza di note, aggiornamenti ed ampliamenti ad opera del curatore Pietro Siffi. Va riconosciuto che si tratta di una operazione editoriale interessante sul piano culturale: viene messo a disposizione di tutti gli interessati un manuale che può essere utile non solo per la celebrazione del rito tridentino (la quale come è noto non è all’oggi né ovunque consentita, né ovunque desiderata), ma anche per una consultazione riguardo ad aspetti cerimoniali che potremmo definire “classici” e che non sempre sono stati affrontati dai libri di cerimoniale moderni. Il libro suscita però anche importanti interrogativi. A parte l’invadenza e, talora, la dubbia necessità di determinate chiose del Curatore (ad esempio quella sull’uso della bandiera della pace), questo libro testimonia chiaramente la difficoltà notevole che esiste per chi voglia, oggi, applicare nella loro interezza le norme del rito tridentino. Prima di tutto la mole rubricale richiede uno studio ed una competenza che oggi possono essere appannaggio di pochi. In secondo luogo appare evidente come negli ultimi 40 anni sia passata talmente tanta acqua sotto i ponti, nell’ambito del diritto liturgico, che si dubita addirittura che sia possibile (in tutti i sensi) l’applicazione piena delle norme antiche. Si va dalla prescrizione di determinate stoffe per i paramenti, alla necessità di determinati requisiti dei vasi sacri e degli altari, all’utilizzo di un calendario liturgico non più debitamente aggiornato. In altre parole, o ci si accontenta di seguire le rubriche principali, oppure la celebrazione del rito tridentino diventa affare specializzato di qualche fraternità tradizionalista o di qualche parrocchia che segua solo il rito tridentino. Per fare un solo esempio, un altare che sia stato scostato dal muro, secondo le vecchie norme andrebbe riconsacrato. In conclusione il libro suscita il desiderio che la Santa Sede, nel caso permetta un uso più largo del rito tridentino, emani anche delle norme che ne permettano la celebrazione nel contesto attuale.
 
Top
0 replies since 20/6/2007, 15:12   489 views
  Share